Dalla lettura della bi-busta paga (Via Po 21 più Anas) del dottor Sbarra, o meglio, da quel poco che si può leggere dopo l’operazione sbianchettamento, abbiamo appreso che il suo rapporto di lavoro con Via Po 21 comincia il 1 gennaio 2010. Questa informazione non è stata cancellata. Quello con l’Anas … non si sa. Per errore, è stata sbianchettata.
La cosa un po’ ci dispiace, perché avremmo preferito leggere una bella smentita alla malignità, ripresa a suo tempo dalla stampa calabrese (che sicuramente avrà ricevuto delle belle querele per questo e si sarà dovuta rimangiare tutto), secondo cui il dottor Sbarra non sarebbe un vero dipendente dell’Anas che poi si è messo a fare il sindacalista ed avrebbe quindi goduto legittimamente del distacco previsto dalle leggi, ma sarebbe (diciamolo pure, tanto il discorso è ipotetitico e non ci riferiamo a lui) un fetentone che, in una regione vicina a raggiungere la piena disoccupazione soprattutto giovanile, si sarebbe fatto dare un posto di lavoro di cui non aveva bisogno, togliendolo a qualcun altro, mentre era già un importante dirigente sindacale. in modo da avere i vantaggi (economici e pensionistici) della bi-busta paga.
Ovviamente noi non ci crediamo, perché uno così sarebbe ontologicamente il contrario di un vero sindacalista. Tipo uno che, per assurdo, essendo incapace di gestire politicamente una situazione, si mettesse a licenziare padri di famiglia dal sindacato per far vedere che “qui comando io”.
Ma il dottor Sbarra dell’Anas è fatto di tutt’altra pasta. Lui è un alto dirigente della Cisl, che è il sindacato di Pastore e Romani, e di tutti gli altri fino a Bonanni e alla Furlan. Quindi è bravissimo.
E comunque la questione è semplice da risolvere: il dottor Sbarra dica quando è stato assunto all’Anas, e le malelingue si dovranno rimangiare tutto.
Caro Sbarra, sta a te: della tua busta paga ci hai detto il “quanto”, Ora dicci “quando”.